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LIBRI DA LEGGERE!!! I VOSTRI CONSIGLI...
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Autore Topic: LIBRI DA LEGGERE!!! I VOSTRI CONSIGLI...  (Letto 150552 volte)
Cagno
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« Risposta #60 il: 20, Dicembre 2013, 18:26:45 »

IL VISCONTE DIMEZZATO, di Italo Calvino, ed. Einaudi.


In una guerra tra Austria e Turchia, il visconte Medardo di Terralba viene colpito da una cannonata turca in pieno petto e torna a casa dimezzato. Questo truculento inizio dà l'avvio a una fiaba cadenzata come un balletto, nella quale attorno al mezzo-visconte si muovono e s'affannano sudditi più dimezzati di lui. E' una fantasia paga del fuoco di fila delle sue trovate, questa di Calvino, o una pensosa allegoria delle condizioni dell'uomo contemporaneo sempre alienato, mutilato, impossibilitato a raggiungere l'integrità, la completezza? Le invenzioni di Calvino sono aperte a molti significati, e pur tali da poter essere gustate in se stesse.



* Il visconte dimezzato.jpg (37.7 KB, 176x304 - visto 412 volte.)
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...D'autunno raccolsi tutti i miei dolori per seppellirli in giardino.
E quando tornò aprile e la primavera si unì in matrimonio alla terra, crescevano nel mio giardino fiori bellissimi, che non somigliavano a nessun altro fiore.
E i miei vicini vennero ad ammirarli chiedendomi alcuni semi...
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« Risposta #61 il: 20, Dicembre 2013, 18:32:46 »

IL BUIO OLTRE LA SIEPE, di Harper Lee, ed. Loescher editore.

In una cittadina americana del "profondo Sud", un avvocato sfida l'opinione dei benpensanti difendendo un negro accusato di violenza carnale. Solo i suoi due figli (13 e 7 anni) lo sostengono e proprio su di loro si appunta la vendetta di un bianco offeso: ma nell'ombra qualcuno veglia... Una vicenda emozionante chiama in gioco i molti elementi - storici, sociali, psicologici - legati alla questione del razzismo.



* Il buio oltre la siepe.jpg (45.47 KB, 197x304 - visto 389 volte.)
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« Risposta #62 il: 20, Dicembre 2013, 18:38:17 »

MILLE LIRE AL MESE, di Gian  Franco Venè, ed. Oscar Mondadori.


La storia degli italiani nei giorni dalla marcia su Roma alla vigilia della seconda guerra mondiale ricostruita attraverso la vita quotidiana, le abitudini, i vezzi, le mode. Un "teatro della memoria" rievocato per chi ha vissuto in quegli anni, pieno di interesse per chi di quel periodo conosce soltanto la storia ufficiale.



* Mille lire al mese.jpg (46.89 KB, 200x311 - visto 389 volte.)
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« Risposta #63 il: 20, Dicembre 2013, 18:50:27 »

RACCONTI DEL TERRORE, di Edgar Allan Poe, ed. Morano editore.


Edgar Allan Poe (1809-1849) è il grande poeta americano che inventò tutti o quasi i generi della narrativa di consumo, dal racconto poliziesco a quello fantascientifico. I suoi epigoni non sono riusciti a superarlo in audacia, spregiudicatezza e conoscenza del profondo. Non scrisse lunghi romanzi, concentrò mirabilmente tutto in storie brevi per la cui stesura suggerì anche la tecnica di composizione.
Non resta che provarsi a imitarlo, addentrandosi prima nel labirinto di delitti segreti, di invisibili torture e di sconcertanti, irriducibili enigmi di questi otto racconti del terrore, e poi, con la scorta dell'apparato critico, azzardarsi a scrivere in proprio una storia simile. Una sfida alle proprie doti di narratore e un omaggio a Poe, severo, ma divertente maestro, inesausto stimolatore dell'immaginazione.


* Racconti del terrore.jpg (42.91 KB, 203x299 - visto 413 volte.)
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« Risposta #64 il: 20, Dicembre 2013, 20:12:14 »

FOSCA, di Igino Ugo Tarchetti, ed. Arnoldo Mondadori editore.


"Più che l'analisi d'un affetto, che il racconto di una passione d'amore, io faccio forse qui la diagnosi di una malattia. Quell'amore che io non ho sentito, l'ho subito." Tale, al protagonista di quello che è il miglior romanzo di uno dei più attuali esponenti della Scapigliatura, appare la sua vicenda con Fosca, donna di straordinaria bruttezza e insieme di intenso fascino.
Vicenda che si snoda in un singolare gioco di specchi, di parallelismi rovesciati: Giorgio e Clara, Fosca e il marito, Fosca e Giorgio riprendono e rivivono, capovolgendola, mutandone i ruoli reciproci, un'unica storia, in un susseguirsi di variazioni sul tema di un amore che ha bagliori vampireschi, quando uno dei due elementi della coppia divora la vita dell'altro per infondergli il suo inquieto malessere, il suo senso di morte. E a fare da sfondo, da controcanto a questo intrecciarsi di storie di inquietante modernità, l'immobile vita di guarnigione di una cittadina dell'Ottocento, dove le acque morte della consuetudine si richiudono sull'irrisolto groviglio di passioni e di sentimenti.


* Fosca.jpg (45.25 KB, 173x291 - visto 399 volte.)
« Ultima modifica: 20, Dicembre 2013, 20:18:37 da Cagno » Segnala al moderatore   Loggato

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« Risposta #65 il: 20, Dicembre 2013, 20:57:14 »

IL QUARTIERE, di Vasco Pratolini, ed. Arnoldo Mondadori Editore.


Ambientato in uno dei rioni più popolari di Firenze negli anni intorno al '35, il romanzo coglie un gruppo di ragazzi e ragazze nel passaggio dall'adolescenza alla pima giovinezza. I protagonisti, nel viluppo d'affetti che li unisce, sono posti tutti sullo stesso piano, senza che l'esperienza di nessuno di essi venga mai privilegiata, e in questo senso si potrebbe parlare di romanzo "corale". Di fatto, nell'opera il memorialismo e il tono lirico e intimistico della prima maniera vengono trascesi in una dimensione narrativa più ampia, con un risultato tra i più alti della carriera artistica di Pratolini. All'apparire del romanzo, Pietro Pancrazi lo salutò come "uno di quei suggestivi libri che si scrivono (chi li scrive) a un solo punto della vita: quando ci s è staccati dalla giovinezza, ma non se ne è perso tutto l'umore". A distanza di anni IL QUARTIERE si offre ancora i lettori di oggi in tutta la sua intatta freschezza.



* Il quartiere.jpg (36.91 KB, 151x255 - visto 387 volte.)
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« Risposta #66 il: 20, Dicembre 2013, 21:06:36 »

LA VITA QUOTIDIANA A ROMA, di Jerome Carcopino, ed. Economica Laterza.

Dalla toletta mattutina alla cena serale, le occupazioni e il tempo libero di Roma antica in un vivacissimo affresco storico.



* La vita quotidiana a Roma.jpg (45.01 KB, 200x290 - visto 402 volte.)
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« Risposta #67 il: 16, Aprile 2014, 13:16:17 »

DIARIO, di Anna Frank, ed. Einaudi scuola.


"E' un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo.
Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l'avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l'ordine, la pace e la serenità".


* Anna Frank Diario.jpg (295.79 KB, 959x1601 - visto 574 volte.)
« Ultima modifica: 16, Aprile 2014, 13:58:10 da Cagno » Segnala al moderatore   Loggato

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« Risposta #68 il: 16, Aprile 2014, 13:57:35 »

SE QUESTO E' UN UOMO, di Primo Levi, ed. Einaudi scuola.


Questo libro, in cui Primo Levi descrive l'anno trascorso nel campo di concentramento di Auschwitz, è uno dei più alti usciti dall'inferno dei Lager: una testimonianza sconvolgente e al tempo stesso un capolavoro letterario.
E' il libro della dignità e dell'abiezione dell'uomo di fronte agli spietati meccanismi dello sterminio di massa.
La vicenda della moltitudine che non aveva più nome, ma solo un numero impresso col tatuaggio sul braccio sinistro, viene evocata senz'ombra di retorica, lasciando alla tremenda realtà di commentare se stessa.
Dal coro degli indimenticabili personaggi del libro si leva un messaggio morale e civile ancora tutto da meditare.


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« Risposta #69 il: 16, Aprile 2014, 14:28:21 »

IL NOSTRO AGENTE ALL'AVANA, di Graham Greene, ed. Oscar Mondadori.


Il nostro agente all'Avanaè la vicenda di un mite rappresentante di aspirapolvere che, travolto dalle circostanze e dalla propria timida inesperienza, entra a far parte del Servizio Segreto britannico e "inventa" non soltanto esplosive informazioni, ma addirittura l'esistenza di una vasta rete di solerti collaboratori. Il macchinoso intreccio non è solo il pretesto per una satira sottile e caustica, ma fornisce a Graham Greene anche lo spunto per una affettuosa difesa dei diritti dei più deboli, costantemente soverchiati dagli incomprensibili intrighi dei potenti e dalle loro false ideologie. La pericolosa avventura di Jim Wormold, che raggiunge il suo apice di comicità nella scena di una straordinaria partita a scacchi, costituisce quindi una perfetta sintesi di humor inglese e di pungente polemica sociale.


* Il nostro agente all'avana.jpg (39.11 KB, 216x363 - visto 368 volte.)
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